Si racconta di Re Louis XIII che avesse favorite che in realtà erano soltanto sue amiche. Vogliamo quindi spiegare questo paradosso raccontando di Marie de Hautefort e di Louise de La Fayette.
Entrambe dame di corte, nel seguito della Regina Anna d’Austria, attirarono l’attenzione del Re, che di solito non la dedicava alle fanciulle, in due momenti diversi.
Qualcuno dice che furono spinte sul cammino del Sovrano da Richelieu, che desiderava distoglierlo da altrettante compagnie maschili, possibilità che solo attualmente viene messa in luce dagli storici…
Marie de Hautefort, quasi ancora bambina come si usava all’epoca, era entrata inizialmente nel seguito della Regina madre Maria de Medici.

La Corte la soprannominava l’Aurora, forse per il biondo chiarissimo dei suoi capelli. Era molto bella e giovane quando attirò lo sguardo del Sovrano che la pose nel seguito di Anna d’Austria, dopo che una delle sue dame, sospettata di complottare con la Spagna, era stata allontanata e in un momento in cui i rapporti con la Regina madre erano tutt’altro che idilliaci. Anna in principio la detestava, ma presto le due donne, che un po’ si assomigliavano, si avvicinarono e Marie de Hautefort divenne una delle sue dame più fedeli e devote.
Da un lato sfruttò il proprio ascendente sul Re per farlo riavvicinare sentimentalmente alla moglie, ma corse anche alcuni grossi rischi personali, favorendo la corrispondenza di Anna con suo fratello il Re di Spagna, che per la Francia rappresentava un nemico.

Dalla carnagione trasparente e dai grandi occhi celesti, sembrava il ritratto dell’innocenza, ma era capace di un sarcasmo pungente e di schernire gli avversari con crudeltà. Il Re, proprio quando quando queste caratteristiche si facevano più evidenti, la chiamava “la creatura”; quando invece Marie, era di umore più gentile allora l’appellava “l’inclinazione”.
Louis in pubblico non mascherava la propria gelosia per le attenzioni che i nobili di corte riservavano a Marie e le fece addirittura l’onore di assegnarle uno sgabello per sedersi in presenza della Regina, quando tutte le altre damigelle dovevano stare in piedi.

Fu però a causa della sua lingua vivace e del suo sarcasmo che la fanciulla perse il favore di Louis dal 1635 al 1637, subito sostituita da Louise de La Fayette.
Louise si contrapponeva a Marie per dolcezza: nonostante la sua forte inclinazione religiosa venne introdotta a Corte dalla famiglia a diciassette anni, poiché sua nonna aveva ricoperto lo stesso ruolo di dama d’onore. Qui incontrò da subito l’interesse del Re in occasione di un balletto, messo in scena per le feste del Mardi Gras.

Era molto graziosa, con i capelli scuri e gli occhi chiari, ma il Re si diceva rapito dalla sua saggezza, gentilezza e timidezza: Louise balbettava e arrossiva ogni volta che il Re le rivolgeva parola. D’altro canto andava molto fiera del proprio rango e amava gli abiti e i gioielli sfarzosi che la sua famiglia si poteva permettere, e questo orgoglio faceva storcere il naso al Sovrano.
Anche questa volta la Corte sorrideva ironicamente della nuova simpatia del Re, ma l’ascendente di Louise su di lui in quel momento era totale: Louis si confidava e aspettava i consigli della giovane amica.
Si dice che a quel punto Richelieu cercò di usarla come propria spia presso la Regina Anna, ma Louise aveva un’indole troppo pura e disinteressata e non accettò. Per di più la famiglia di lei era strenuamente oppositrice del Cardinale, cosa che lo faceva temere per una perdita del proprio ascendente sul Re.
Dunque Richelieu, facendo leva sulla natura molto religiosa di Louise, le fece credere che il Re avrebbe potuto essere indotto in adulterio dalla grande attrazione che provava per lei. Louise, atrocemente spaventata dalla prospettiva di indurre in tentazione Louis, manifestò la volontà di entrare in convento.
Il Re alla notizia si disperò e pianse per una notte intera, ma non poté negare ad acconsentire al desiderio religioso di Louise. La giovane entrò infine al convento della Visitazione con il nome di soeur Angélique; lì Louis le faceva visita due volte a settimana. Si racconta che proprio dopo una di queste visite il Re, convinto da Louise, trascorse una notte con la Regina Anna facendole concepire il futuro Louis XIV.

Nel suo salotto in convento, soeur Angélique continuò a ricevere molte personalità parigine.
Louis intanto riprese a frequentare Marie de Hautefort, facendo addirittura allontanare i suoi pretendenti quando diventavano troppo pressanti. La relazione, pur platonica, ebbe fine solo quando il Re conobbe il giovane Henri Coëffier de Ruzé al quale assegnò il titolo di marchese de Cinq-Mars.