
Lady Elisabeth Wilbraham, la prima architetto donna della storia.
Elisabeth Mytton era una sofisticata aristocratica inglese nata nel 1632.
Si sposò a diciannove anni con Thomas Wilbraham e viaggiò per tutta
l’Europa trasformando la loro luna di miele in un viaggio di studi
sull’architettura italiana e olandese.
Studiosa di Vitruvio,
possedeva una edizione del 1663 de “I quattro libri dell’architettura”
di Palladio, pieni di annotazioni e commenti di suo pugno.
Nel 1666 un grande
incendio distrusse la maggior parte della Londra medievale. Uno degli
architetti incaricato della ricostruzione, Sir Christopher Wren, doveva
progettare 50 chiese e domandò alla sua tutrice di disegnarne la metà.
Lady Elisabeth Wilbraham segretamente disegnò alcune delle più grandi
opere maestre della sua epoca. Le si attribuiscono 400 edifici tra
chiese e palazzi o ville, ma nei libri classici dell’architettura
inglese viene definita “mecenate” (Sir Howard Colvin Dictionary of
British Architects 1600-1840). Il famoso storico dell’architettura
Nikolaus Pevsner ammette con molta riluttanza di un edificio costruito
da Sir Thomas Wilbraham e Lady Wilbraham, e di un altro palazzo, non
potendo negare l’evidenza, scrive che era un “impegno” di Lady
Wilbraham.
Forse era troppo difficile usare la proposizione che
impiegava per gli architetti uomini: semplicemente “di” Elisabeth
Wilbraham.
