Mademoiselle de Maupin – prima parte

Theophile Gautier – Mademoiselle de Maupin – 1883 – edition originale

Quante di noi da bambine hanno preso in mano un bastone per tirar di scherma? Quante hanno immaginato di galoppare inseguite da un bandito e poi duellare e vincere? Probabilmente tante, ma non avevamo esempi da seguire, che non fossero uomini.
In effetti nella storia ce ne sono state diverse, ma quasi sconosciute…

Lo scrittore Théophile Gautier scrisse una novella, nel 1835, ispirata alla figura di una donna che nacque in Francia nel 1673. La sua vita fu così spericolata e scandalosa che persino la novella venne censurata.
Forse qualcuna di voi ne ha sentito parlare; se noi l’avessimo conosciuta quando eravamo bambine, di sicuro avremmo giocato a “Mademoiselle de Maupin”.

Julie d’Aubigny, conosciuta anche come Mademoiselle de Maupin, fu cantante d’opera, spadaccina provetta, amante irrequieta e tumultuosa, ma soprattutto una donna libera.
Il padre era segretario del Conte di Armagnac, Maestro della scuderia di Luigi XIV, il Re sole.
All’epoca essere Maestro dei cavalli  del Re era un incarico di sommo onore e il Conte si occupava di istruire i paggi del Re e allenare i suoi cavalli.
Julie d’Aubigny crebbe quindi in mezzo ai paggi e venne istruita alla danza, la letteratura, il disegno e… la scherma.
Si suppone che il padre le permettesse usare la spada affinché potesse difendersi. Per allenarsi alla scherma si vestiva da uomo e dimostrò da subito doti eccellenti come spadaccina.

A quattordici anni divenne amante del Conte d’Armagnac e, per mantenere le apparenze, le trovarono uno sposo: Monsieur Maupin che venne presto spedito a lavorare al sud della Francia, ma lei non volle seguirlo. I dettagli non li conosciamo, lei non lasciò nulla di scritto o comunque non arrivò a noi. Non sappiamo se amasse il Conte, non sappiamo se odiasse il marito e per quello non volesse seguirlo. Possiamo immaginare la storia che più ci piaccia. Sappiamo, però,  che cominciò a frequentare la corte di Luigi XIV.

Lo stesso anno divenne amante di un maestro di scherma. Quest’ultimo, accusato di avere ucciso un uomo in un duello, dovette lasciare Parigi e Julie scappò con lui alla volta di Marsiglia. Per mantenersi durante la fuga diedero esibizioni di scherma e cantarono nelle taverne. Lei vestita da uomo sfruttò la sua voce da mezzo soprano e anche la curiosità per la sua femminilità nascosta.
Fu proprio a Marsiglia che si unirono a una compagnia d’Opera dove Julie affinò la sua capacità vocale.

Si annoiava presto dei suoi amori, Julie, così che lasciò il maestro di scherma, infatuandosi di una giovanetta. Si crede che il fatto che julie vestisse da uomo avesse confuso la ragazzina. Ma non aveva confuso la famiglia di lei che la rinchiuse in un convento ad Avignone.
Julie d’Aubigny si recò allo stesso convento fingendo di voler diventare novizia. Arrivata l’occasione propizia, Julie rubò il cadavere di una suora, lo lasciò nel letto della sua amata e poi diede fuoco alla cella per nascondere la loro fuga d’amore.
L’amore però terminò in tre mesi e la ragazzina tornò dalla famiglia mentre Mademoiselle Maupin venne accusata di rapimento, vilipendio di cadavere e di provocare l’incendio al convento. Venne dichiarata colpevole e condannata a essere bruciata sul rogo.
Lei ovviamente non si presentò al processo e scappò.

In quell’epoca era impossibile per una donna viaggiare sola: avrebbe sicuramente rischiato di finire violentata, derubata e uccisa nel giro di dieci chilometri, forse cinque. La nostra Julie si vestiva quindi da uomo. Non che non fosse pericoloso per gli uomini,  che potevano venire derubati e uccisi allo stesso modo. Ma immaginate anche solo cavalcare con un corsetto rigido che mozza il respiro e sottogonne pesanti e gonfie e dover scendere al volo dal cavallo per impugnare la spada e difendersi… molto meglio in pantaloni, camicia e giacca.

Intanto la nostra eroina sfruttava la sua bella voce per guadagnarsi un piatto di stufato e un letto in cui dormire.
Giunse nei pressi di Villeperdue e una notte, mentre cantava in una taverna, venne pesantemente offesa da un gruppo di giovanotti che volevano attaccar briga. Lei provò ad andarsene ma uno di questi la bloccò strappandole la manica della giacca. Che affronto terribile! Le spade vennero sguainate e il duello fu presto eseguito fuori dalla taverna.
Julie era brava, davvero eccezionale nella scherma e in un istante infilzò il giovane trapassandogli la spalla. Si dice che lui ebbe il tempo di voltare la testa a guardare la spada insanguinata che usciva dalla sua schiena.

Venne portato in una stanza e lì Julie si presentò svelando di essere una donna, ma gli assicurò che se lo aveva battuto era solo perché era stata allenata dai più valenti maestri di Francia.
Il giovane si presentò a sua volta lasciando di stucco la prode spadaccina. Era Louis Joseph D’Albert de Luynes, figlio del Duca di Luynes, uno dei grandi di Francia.
La ragazza pensò che era il sangue più nobile che avesse sporcato la sua spada.

Eugène André Champollion, Théophile Gautier, Mademoiselle de Maupin

I particolari non li sappiamo, ma possiamo immaginare il colpo di fulmine più eclatante che desideriamo. Lei lo curò amorevolmente e si amarono per sempre anche se lui dovette partire, appena guarito, per ritornare al suo reggimento nelle Fiandre. Sappiamo che rimarranno amanti e amici per sempre.

Eugène André Champollion, Théophile Gautier, Mademoiselle de Maupin

Le vicende di Mademoiselle de Maupin continuano qui.

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