Mademoiselle de Maupin – seconda parte

La prima parte delle avventure di Mademoiselle de Maupin la trovate qui.

Partito verso nord Albert, Julie riprese la strada per Parigi dove sperava di ricevere l’aiuto del suo primo amante: il Conte d’Armagnac. Venne infatti accolta a braccia aperte e poté confidargli il suo piccolo problema con la giustizia, pregandolo di perorare la sua causa presso Luigi XIV il Re Sole.

Ci mise tre giorni il Conte a tornare con un documento firmato dal Re che annullava la sentenza di morte.
Louis XIV si fece raccontare tutte le vicende per filo e per segno dal Conte d’Armagnac e si divertì per le audaci avventure di questa fanciulla che, ricordiamo, non aveva ancora vent’anni.

Eugène André Champollion, Théophile Gautier, Mademoiselle de Maupin

Ricevuto il perdono tornò a inseguire il suo sogno più ardente entrare come cantante all’Operà di Parigi, e ci riuscirà nel 1690.
Il nome di Mademoiselle Maupin viene dal fatto che tutte le cantanti all’epoca venivano chiamate mademoiselle, sposate o meno. Questo perché le cantanti o le ballerine erano considerate alla stregua di prostitute. Era meglio, per cui fingere che non esistesse alcun marito.
Julie d’altronde cambiava d’amante come d’abito, che fossero uomini o donne.

Ebbe molto successo all’Opera, la sua voce era incantevole, ma il suo aspetto era la caratteristica predominante per la quale il pubblico la adorava. Julie possedeva una rara bellezza che ammaliava. Anche le sue doti sceniche come attrice venivano rimarcate dalle cronache dall’epoca. Con la vita che aveva avuto e le volte in cui si era tratta dagli impicci solo grazie alle sue bugie o alla sua personalità, come dubitare che potesse anche essere una grande attrice.
Che fosse perché la sua carriera operistica aveva bisogno di tempo per sbocciare o per il semplice amore per l’avventura, La Maupin mantenne una seconda carriera a Parigi: come una duellante professionista, ottenendo grande successo.

Uno scontro con un altro attore dell’Opera ci dimostra che non solo gli sconosciuti, ma anche i conoscenti personali potevano scambiarla facilmente per un uomo. Duménil era un ex cuoco elevato a tenore grazie alla sua magnifica voce. Si dice che fosse un tipo ottuso e con un ego enorme. Una notte fece arrabbiare La Maupin, insultando e imbarazzando Mademoiselle Moreau (una cantante della quale era infatuata Julie) e sua sorella. Non contento, cercò di sollevare le gonne a Julie. Lei lo respinse e lui rispose con un epiteto volgare.
“Non finisce qui” gli disse Julie.

Più tardi indossò i vestiti maschili e aspettò Duménil in Place des Victoires. Lì lo sfidò a duello, ma questo si rifiutò di incrociare la spade con lui, così lei lo picchiò duramente con un bastone e gli rubò l’orologio e la tabacchiera. Il giorno dopo l’uomo raccontò ai suoi amici all’Opera di essere stato aggredito da un terzetto di ladri e sebbene avesse combattuto come un leone di essere stato privato dell’orologio e della tabacchiera.
Questo era ciò che La Maupin stava aspettando per disonorarlo pubblicamente: “Duménil, bugiardo e codardo!” gli disse. “Sono stata io a battervi, avete avuto paura di combattere e così vi ho picchiato con il bastone. Come prova, vi restituisco il vostro miserabile orologio e la tabacchiera. “

A volte però, essere scambiata per un uomo portò scandalo a Julie.
Uno degli episodi più drammatici accadde ad un ballo di corte: la festa in onore di Monsieur duca d’Orléans, il fratello del Re Sole.
La Maupin vi partecipò vestita da gentiluomo interpretando quel ruolo fino in fondo, senza però nascondere la propria identità e il proprio sesso.

Julie venne attratta da una bella ragazza e danzarono insieme vari balli. Quando gli ospiti cominciarono a spettegolare su di loro, La Maupin suggerì un invito più privato e sigillò la proposta con un bacio appassionato in mezzo alla pista da ballo.
Tre giovani che, durante la serata,  avevano cercato inutilmente di conquistare la fanciulla, videro nel gesto della Julie un oltraggio infamante: circondarono la coppia sulla pista da ballo e chiesero che venisse restituito loro l’onore.
“Al vostro servizio, signori.” rispose lei nella formula standard del duello, e tutti e quattro si ritirarono nei giardini oscuri per sistemare la faccenda.

La Maupin sconfisse tutti e tre contemporaneamente, anche se non si sa se uccise o semplicemente disarmò o ferì i tre allocchi.
In ogni caso, tornò sola e vittoriosa alla sala da ballo, dove venne affrontata dal Re.
“Siete Mademoiselle Maupin?” chiese Louis. “Ho sentito parlare della vostra opera! Devo ricordarvi il decreto contro i duelli a Parigi?”
Julie tacque come poteva negare? Si era posta chiaramente al centro dell’attenzione di tutti.
Il giorno successivo attese la notizia del suo destino, ma invece di essere arrestata, ricevette una convocazione dal Re, che divertito dal suo brio decise di lasciarla libera. “La legge proibisce i duelli tra gli uomini.” le disse. “Ma voi, mia cara Mademoiselle, siete una donna per cui potete duellare quanto volete.”

Temendo che il Re potesse cambiare idea Julie lasciò Parigi arrivando a Bruxelles. Voci dicono che arrivò persino ad essere amante di Massimiliano II elettore di Bavaria. E noi a quelle voci crediamo… anche perché si racconta che gli gettò in faccia la grossa somma di denaro con la quale lui cercò di liberarsene per rimandarla a Parigi: un gesto degno della nostra Julie.

Nel 1698 tornò a Parigi e all’Opera riallacciando la vita coniugale fino alla morte del marito desiderosa di un po’ di tranquillità.
Nel 1705 si ritira improvvisamente in un convento in Provenza, forse disperata a causa della morte della sua ultima amante la Marchesa de Florensac.
Julie d’Aubigny, Mademoiselle Maupin morì tre anni dopo a soli trentatrè anni, dopo aver lasciato una chiara impronta nella Parigi del Re Sole.

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