
Pensavamo di essere quasi fuoristagione, ma il clima ci aiuta.
Arriva la seconda puntata dedicata al mondo del letto in età moderna!
Lo scaldaletto.
In epoca moderna potevano essere del modello, giunto fino a noi, di metallo, o talvolta di ceramica dipinta, con il coperchio forato e dalla forma a padella in modo da essere riempiti con le braci: venivano posti tra le lenzuola con l’ovvio scopo di rendere il letto più accogliente durante i mesi freddi.

Una testimonianza ci arriva dal singolare diario del muratore bolognese Gasparo Nadi: innamoratissimo della prima moglie, soddisfatto della seconda, ebbe notevoli incomprensioni con la terza, Catalina appunto, al punto di lasciarsi, anche se poi si riavvicinarono dopo la perdita di un figlio.
«Rechordo come Catalina adì 23 de dessembre 1497 la sira tose el schaldaleto e feme schaldo el leto»
(Ricordo come Catalina il giorno 23 dicembre 1497 prese lo scaldaletto e mi scaldò il letto).
Dopo 30 anni di matrimonio, Catalina metteva lo scaldaletto al marito:
«Non l’avea mai fatto, Idio sia sempre lodato.»
Ed è cosa tanto gradita da Gasparo da venir annotata sul diario personale, arrivando a noi, dopo cinque secoli, a ricordarci quanto gelide potevano essere le dimore del XV secolo e quando caldo l’affetto…
