
Dalla promiscuità e dai letti che sono uno spazio pubblico per far conversazione, passiamo oggi a una dimensione molto intima e privata del dormire.
L’usanza del lit clos, letteralmente letto chiuso, si diffonde in tutto il Nord Europa (Francia del Nord, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Fiandre) a partire dal Medioevo, ma resta in auge fino al ‘900, in particolare in Bretagna; questi mobili chiusi da ante raffinati sono stati infatti immortalati anche in fotografia.

Sicuramente era un modo per risparmiare spazio… Ancora di più per sfruttare il calore in case umide e fredde, vista la diffusione territoriale del lit clos. Infine per avere più privacy in case affollate di tanti bambini.

A proposito di bambini, leggenda vuole che il lit clos fosse usato anche per proteggere questi ultimi dagli attacchi dei lupi in case di campagna isolate.
I letti chiusi sono frequentemente rappresentati nei dipinti fiamminghi, perché molto diffusi nell’area: si distinguono da quelli che abbiamo già visto, con tendaggi, perché è ben distinguibile la struttura in legno. A volte sembra che manchino le ante di chiusura lasciando soltanto le tende di stoffa per la privacy; altre volte è ben visibile che si tratta di ante “scorrevoli”.

Il lit clos era inoltre sollevato dal pavimento – e questo permetteva ancora di più l’isolamento dall’umidità – e circondato da panche attraverso le quali si accedeva alla piccola alcova.
Lit clos bretone Casa museo in Bretagna Lit clos francese del XVIII secolo