La piaga del ballo

Mentre molti di voi cercano ristoro dal caldo e alcuni, i più fortunati, godono di una piacevole brezza marina o montana, altri non sono mai riusciti a resistere al richiamo dei balli di gruppo.

Proprio di questo vogliamo parlare oggi, anche se in termini meno gioiosi, ovvero dell’Epidemia del Ballo che scoppiò nel 1518 a Strasburgo.

Un giorno di luglio una donna di nome Troffea uscì dalla sua modesta casetta, scese in strada e iniziò a ballare: nessuna espressione di gioia sul suo volto, nessuna musica nell’aria… solo i movimenti spasmodici di questa donna che danzava e danzava, senza sosta. Si accasciava sfinita per qualche ora, ma poi si rialzava e ricominciava a danzare.

Incisione di Hendrik Hondius che raffigura tre donne affette dalla Piaga del Ballo

All’inizio suscitò ilarità in qualcuno e paura in qualcun altro… Molti avranno pensato alla possessione diabolica. Soprattutto quando un vicino di questa signora Troffea iniziò a ballare pure lui. E poi un terzo si aggiunge alla danza e un quarto… alla fine della prima settimana sono 40 i ballerini sfrenati per le vie di Strasburgo.

Le autorità stranamente non pensarono subito al soprannaturale, anzi i medici interpellati parlarono di un eccessivo “riscaldamento del sangue”. Eppure, invece di prescrivere i sempre validi salassi, dissero che la febbre del ballo dovesse sfogare da sola.

Dunque vennero sgombrate alcune strade, venne eretto un grande palco nella piazza principale e vennero ingaggiati musicisti e ballerini professionisti per rendere la danza più ordinata. Il risultato fu che la gente colta dalla piaga del ballo continuò ad aumentare esponenzialmente. Alcuni si ruppero le caviglie, altri vennero colti da attacchi di cuore o di sfinimento… Ma in agosto il numero delle persone danzanti arrivò a 400.

Pieter_Bruegel_il Vecchio – Danza nuziale -1566

Solo allora si iniziò a pensare alla maledizione di un santo, San Vito nella fattispecie, che aveva un suo santuario proprio fuori Strasburgo e che era colui che si invocava in caso di epilessia. La gente danzante venne raccolta dalle strade e portata nel santuario ad espiare, con preghiere e pentimento. Da Strasburgo per un periodo scomparvero prostituzione e gioco d’azzardo e pian piano la situazione tornò alla normalità.

Con settembre la Piaga del Ballo era debellata.

Gli storici e scienziati hanno supposto che questa epidemia altro non fosse che una manifestazione dell’ergotismo, ovvero della intossicazione da muffa di segale cornuta, che provoca spasmi e allucinazioni (da questa muffa venne sintetizzato il principio dell’LSD nel ‘900). Sotto la stessa causa si mette anche il cosiddetto Fuoco di Sant’Antonio e varie manifestazioni dell’herpes.
Solo che per la mole di intossicati della piaga del ballo del 1518, la muffa ingerita doveva essere davvero tantissima…

Più probabile sembra la possibilità di un’isteria collettiva anche per le modalità in cui la piaga si diffondeva: da una persona a dieci a cento… e così via.

Pieter Bruegel il giovane – Danza nuziale all’aperto – 1610

I ballerini sopravvissuti, interrogati, dissero che non volevano veramente ballare, anzi che pregavano di smettere… Eppure non riuscivano a resistere al richiamo della danza. I movimenti anche si facevano via via più aggraziati (si vede con l’esercizio… ;)) e tutto ciò venne ben registrato nei documenti dell’epoca.

Andando a ritroso nella storia si trovano altri evidenti casi, pur in misura ridotta: il più esteso nel 1374 in Belgio.

La spiegazione più convincente dell’isteria di massa viene fatta dal professor John Waller dell’Università del Michigan ed è un complicato concorso di cause.

Dal 1492 in avanti la zona intorno a Strasburgo venne segnata da carestie: estati torride e inverni gelidi che rovinarono interi raccolti; più tasse; caccia e pesca vietate dai proprietari terrieri. In più ricompaiono vecchie malattie, come morbillo e lebbra, e per la prima volta la sifilide. La superstizione prese sempre più il sopravvento, facendo sì che le malattie venissero collegate all’ira divina. Da qui le isterie di massa, come la piaga del ballo o quelle più violente e distruttive di caccia alle streghe e stregoni.

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