Torniamo alla vita di Marie de Rohan, eroina e antagonista al tempo stesso, dipende da che lato la si osservi.

Se la guardiamo con occhi moderni era una donna che faceva quel che voleva e ordiva intrighi politici per mettere Gastone sul trono e aumentare il potere dei Grandi di Francia, alcuni dei quali teneva per i lacci dei pantaloni… Se la guardiamo con gli occhi di Louis XIII e Richelieu era un gran tormento.Parliamo ora delle trattative matrimoniali per Henriette Marie, unica sorella di Louis ancora da sposare, e l’erede al trono inglese.
Il duca di Chevreuse aveva avuto Maria Stuarda tra le sue zie, il che lo rendeva cugino del re Giacomo I e di Carlo Principe di Galles. Un matrimonio inglese per Henriette rafforzava le connessioni politiche di Marie de Rohan.
Quando l’aristocratico Henry Rich, che diventerà conte d’Olanda, si recò a Parigi per le trattative, soggiornò al sontuoso Hôtel de Chevreuse.

Lo stile galante di Rich subito attirò l’attenzione al Louvre e Marie de Rohan cedette al suo fascino, diventando sua amante. Nonostante i rituali di corteggiamento fossero tra i divertimenti preferiti dai cortigiani francesi, Marie, vanitosa e civettuola, era rimasta fedele al Duca di Luynes. Solo dopo diversi anni aveva ceduto agli appassionati complimenti di Claude de Lorraine, duca di Chevreuse. Sposando quest’ultimo, forse sperava di avere di nuovo una vita matrimoniale felice. Ma le avventure erotiche che il duca collezionava ferirono l’autostima di Marie e non appena Lord Rich apparve sulla scena, lei cercò una rivalsa soddisfando al contempo il suo gusto per gli intrighi politici di portata internazionale.

I due si divertirono a organizzare il fidanzamento tra Charles Stuart e Henriette Marie, inoltre, si dedicarono a far nascere del sentimento tra il grande amico di Lord Rich, il duca di Buckingham, e la regina Anna d’Austria. Questo famoso episodio meriterà un post a parte, prometto che non vi racconterò la storia dei puntali di diamanti che racconta Dumas, ma ciò che riportano le fonti dell’epoca.
Ma torniamo a Marie. Se Louis aveva riso del corteggiamento alla Regina del vecchio duca di Bellegarde e un poco meno di quello del duca di Montmorency, quando ebbe luogo l’incontro di Amiens tra Anna e Buckingham si infuriò e diede la colpa a Marie de Rohan che non solo non aveva vigilato, ma aveva contribuito a spingere i due piccioncini uno tra le braccia dell’altra.
Anna d’Austria,
ritratta da Pier Paul RubensGeorge Villiers, duca di Buckingham,
ritratto da Michiel van Mierevelt
Ma ormai gli Chevreuse erano in viaggio per l’Inghilterra nel seguito di Henriette Marie. La Duchessa, che partorì una figlia in suolo britannico, continuò la sua relazione con Lord Rich, mentre circolavano voci che andasse a letto anche con Buckingham.
Louis XIII riteneva che stessero meglio senza di lei, e l’idea era condivisa da Richelieu, ma quando gli Chevreuse rientrarono, dovettero riceverli con un’accoglienza cordiale a causa dei loro legami con la casa Stuart e Lorena.
Per Anna, il ritorno di Marie de Rohan rappresentò un’iniezione di energia. La regina attribuiva la triste situazione dei mesi precedenti al cardinale Richelieu, credendo che fosse lui a manovrare costantemente per tenerla a distanza dal re. Ben presto, Anna e Marie iniziarono a chiamarlo “cul pourri”, un’espressione traducibile con “sedere putrido”. Era un modo un po’ crudele di prendere in giro il cardinale perché soffriva di emorroidi.
In un Louvre disseminato di spie, era chiaro che il Richelieu l’avrebbe scoperto immediatamente, offendendosi. Tuttavia egli si concesse il lusso di aspettare in silenzio il momento in cui la Chevreuse avrebbe trascinato la regina Anna in una nuova incosciente avventura. Così fu quando un nuovo intrigo sorse intorno al matrimonio del fratello di Louis XIII, Gaston d’Orléans. Marie de Rohan provava risentimento verso il re, e allo stesso tempo, come la regina, percepiva un pericolo costante nel cardinale Richelieu, che aveva ormai raggiunto la posizione di primo ministro.Come altri nobili, fantasticava che l’unico fratello del Re, Gastón, si sarebbe sposato con Anna d’Austria se qualcosa fosse accaduto al Re. Tanto più che il giovanissimo Gaston non aveva mai nascosto di ammirare la bellezza e la raffinatezza della propria cognata.
Il re e Richelieu nel frattempo sostenevano Maria de Medici nel progetto di far sposare Gaston con la più ricca ereditiera di Francia: Marie de Bourbon, duchessa di Montpensier per diritto proprio. Né Anna né la Chevreuse gradirono questa svolta. La regina poteva diventare cognata di una principessa importata dall’estero, ma “un’infanta spagnola della Casa d’Austria” si rifiutava di chiamare “ma soeur” una semplice duchessa; non importava che questa avesse tra i suoi antenati San Luigi. Marie de Chevreuse, ovviamente, aveva contribuito a questa innalzata di orgoglio di casta e arroganza in Anna d’Austria. Anche Gaston aveva espresso avversione a quel matrimonio. Insieme alla Principessa di Condé e Mademoiselle de Verneuil, Marie si mosse per raggiungere un’intesa con il maresciallo di Ornano, precettore di Gaston sperando che costui rafforzasse il rifiuto del matrimonio. Si trattava quindi di una “congiura delle dame” a cui si unirono una serie di cavalieri scontenti verso la visione di una monarchia assoluta che privava i principi del sangue e gli aristocratici di spicco di un importante parte del potere. Tra loro vi erano due fratellastri del Re, César e Alexandre de Vendôme, ma anche un illustre aristocratico, Henri de Talleyrand-Périgord, conte de Chalais, che era stato un intimo amico di Luigi XIII fin dall’infanzia, ma che si fece trascinare nella cospirazione non appena si imbarcò in una galante avventura con Marie de Rohan. I cospiratori sapevano che un piano per rimuovere Louis e Richelieu mettendo sul trono Gaston che avrebbe subito sposato Anna d’Austria, richiedeva sostegno all’estero e si rivolsero all’Inghilterra. E fu così che il Gran Cerimoniere della regina Henriette, monsieur Lamothe-Houdancourt, notò dei movimenti nell’ombra e li spifferò al cugino, Richelieu. Il Cardinale incaricò i suoi agenti di raddoppiare la vigilanza, intercettare lettere e fornire qualsiasi frammento di informazione fino a districare l’enigma pezzo per pezzo. Fece rinchiudere alla Bastiglia il maresciallo Ornano con l’intenzione di provocare un attacco di panico nel giovane principe Gaston e ci riuscì, naturalmente: la lingua di Gaston si sciolse in un istante, tradendo ciascuno dei suoi complici e promettendo di fare ammenda sposando Marie de Montpensier.
Anna fu l’unica ad uscirne relativamente indenne: nel momento in cui venne interrogata per determinare se avesse voluto sbarazzarsi di Louis dimostrò prontezza di riflessi. Con una nota di ironia, si limitò a far notare che “poco o niente avrebbe guadagnato con quel cambiamento”. Ma gli altri cospiratori ebbero la peggio. Il 19 agosto, tredici giorni dopo il fidanzamento di Gaston (lingua svelta), il conte di Chalais morì sul patibolo: il boia dovette assestare ventinove colpi di scure al collo prima di riuscire a staccare la testa dal tronco.
Le prove non erano sufficienti per portare in tribunale Marie de Rohan, moglie di Claude de Lorraine. La Francia sarebbe stata in difficoltà diplomatica con le corti di Lorena e d’Inghilterra. Richelieu scrisse nelle sue Memorie che la Chevreuse aveva causato più danni di tutti gli altri. Marie si ritirò nel suo castello di Dampierre e lì ricevette un ordine in nome di Louis XIII: doveva recarsi nell’austero castello di du Verger dove avrebbe dovuto considerarsi prigioniera. Marie che non si mordeva mai la lingua ebbe una crisi d’ira: gridava che il re era uno sciocco incapace, che viveva sotto il giogo di “quel giullare di Richelieu”e giurò che non sarebbe andata a du Verger. E mentre la regina Anna piangeva amaramente la difficile situazione della sua “cara Marie”, lei approfittava dell’oscurità della notte per fuggire a cavallo vestita da paggio in direzione del ducato di Lorena.
Il duca aveva l’obbligo di riceverla per il loro legame familiare e Carlo IV la ricevette, ci mancherebbe… e si infatuò della fuggitiva che inveiva contro Richelieu e subito scrisse a Louis XIII, chiedendo l’assoluzione della bella ospite. La Duchessa intanto scrisse a suo padre, duca di Rohan, chiedendogli di seminare vento per mietere tempesta: si trattava di fomentare gli Ugonotti a un’aperta ribellione dalla grande città protestante di La Rochelle, con il sostegno dall’Inghilterra. Il duca di Buckingham avrebbe dovuto guidare la spedizione militare a sostegno. Per affinare il piano, Buckingham inviò Lord Montagu a incontrare Marie de Chevreuse che sembra abbia così aggiunto un terzo inglese alla sua lista di amanti. Ma forse erano solo voci maligne….E intanto la Francia tratteneva il respiro per il famoso “siège de La Rochelle”.
